
Abdullah Ocalan come Nelson Mandela, come Antonio Gramsci…
Ma anche come Mumia Abu-Jamal e Leonard Peltier (cadeva all’inizio di febbraio il 45° anno dalla sua cattura e detenzione: Indian Lives Matter?).
L’analogia più calzante (senza ovviamente togliere niente agli altri prigionieri politici, tutti degni del massimo rispetto) rimane forse quella con Mandela. Sia per le continue mobilitazioni a favore della sua scarcerazione, sia per il ruolo che il fondatore del PKK potrebbe assumere nella prospettiva di una soluzione politica del conflitto turco-curdo. Come appunto avvenne in Sudafrica con il dirigente dell’ANC a lungo segregato a Robben Island (altra analogia con Ocalan rinchiuso nell’isola di Imrali).
Non a caso, quando venne sequestrato in Kenya, Ocalan stava per recarsi in Sudafrica dove Mandela lo aveva esplicitamente invitato.
Entrambi, il curdo e il sudafricano, prigionieri politici di lungo corso; entrambi un simbolo per i loro popoli. Con l’augurio, la speranza che anche per…
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