troppo “pulito” per far parte del cerchio magico di questa “nuova monarchia”

Resta da capire come giustificherà, Giorgio Napolitano, il veto sul nemico numero uno della ‘ndrangheta, il pm Nicola Gratteri. Che fino a pochi minuti prima dell’incontro tra Matteo Renzi e il presidente della Repubblica, aveva in tasca il ministero della Giustizia. Un incarico che l’entourage del premier aveva confermato per telefono al magistrato calabrese ieri pomeriggio. Una vicenda, questa, che è stata raccontata e confermata al Fatto Quotidiano da tre fonti che hanno chiesto di rimanere anonime. E se l’incontro al Quirinale è stato così lungo – più di due ore – il motivo è stato proprio che la scelta di Gratteri, per il capo dello Stato, era inaccettabile.
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